Il Monaco
Una classe di James Mendez Hodes
Così ho sentito: Quando l’Eccelso risiedeva nel Parco dei Cervi non lontano dal Luogo Illuminato, i monaci gli chiesero della natura del mondo.
L’Eccelso disse: «Monaci, questo mondo è un labirinto, e noi siamo i suoi prigionieri. I pericoli del bastone, della spada e delle bestie predatrici sono il nostro carceriere. Le paure della morte, della sofferenza e della perdita sono le catene. Le tentazioni della fama e della ricchezza sono le sbarre. Adesso immaginate un uomo innocente imprigionato in una cella - pensate forse che vorrebbe rimanervi?». I monaci risposero «Certamente no». L’Eccelso disse: «Non si preparerebbe forse con esercizi per allenare la propria forza, sperando di sconfiggere i carcerieri, rompere le catene e piegare le sbarre?” I monaci risposero «Certamente lo farebbe». L’Eccelso disse: «Immaginate che, dopo aver sconfitto questi ostacoli ed essere uscito dalla sua cella, dovesse vedere l’intero labirinto spiegato davanti a lui, con mille altre celle, ciascuna contenente un uomo che soffre - credete che sarebbe preso dalla compassione?». A questo i monaci non seppero rispondere.
L’Eccelso continuò: «Monaci, ciascuno di voi è come questo prigioniero. Quando concluderete il vostro addestramento, quando vi libererete dalla gabbia, potrete fuggire dal labirinto nel mondo là fuori; o potrete restare e dedicare la vostra forza a liberare gli altri prigionieri, innocenti o colpevoli, deboli o forti. La prima scelta è la legge della salvezza per sé stessi. La seconda scelta è la legge della salvezza per gli altri».Dopo aver ascoltato ciò, i monaci gli furono grati e tramandarono agli altri la parabola del mondo-labirinto.